Le 14 navi da bruciare per raggiungere i tuoi obiettivi
Ci sono due fatti storici documentati in cui i condottieri, una volta sbarcati, diedero fuoco alle proprie imbarcazioni.
Dei folli? Non proprio.
Guglielmo il Conquistatore, sbarcato sulle coste d’inghilterra nel 1066 e il secondo fu Hernàn Cortes nel 1504.
Cortes conquistò il Messico con 508 soldati, si accorse che i suoi uomini, appena approdarono misero le imbarcazioni già pronte a salpare. Fece bruciare 10 imbarcazioni su 11 durante la notte.
Il giorno dopo ammise che fu per opera sua e chiese ai meno coraggiosi di partire con l’unica imbarcazione rimasta.
La bruciarono. E vinsero.
Immagina un uomo che deve andare in battaglia e non ha una via di fuga, non ha alternative. Cosa fa?
Si focalizza solo sulla guerra, non ha nessuna distrazione, anzi sa bene che può fare solo due cose: vivere o morire. STOP!
Sai perché tutti i nostri tentativi falliscono? Perché abbiamo sempre una via di fuga, c’è sempre un’alternativa. E, davanti alle decisioni importanti, continuiamo a ripeterci “quando arriverà il tempo migliore…“
Ma allo stesso tempo ti chiedo di bruciare le tue navi, ci vuole coraggio e anche un pizzico di follia. Però immagina Cortes che bruciò le navi anche per se stesso: “O Vincere o morire“
La via di fuga non ce l’aveva neanche lui, anzi aveva la responsabilità dei suoi uomini.
Ho intercettato 14 navi che bisogna bruciare per riuscire nei tuoi intenti (di vita o lavorativi)
E sono:
Non bisogna avere una elevata propensione al rischio ma è necessario credere in se stessi, a volte è più facile credere negli altri che in se stessi.
Anche perché se prendi una via di fuga non è che vivi benissimo… è come morire. Lentamente.
Se hai bisogno di aiuto contattami pure, sarò felice di aiutarti ma non affronterò le tue battaglie.
Non posso sostituirmi a te.
Buon incendio,
Giannicola
Dei folli? Non proprio.
Guglielmo il Conquistatore, sbarcato sulle coste d’inghilterra nel 1066 e il secondo fu Hernàn Cortes nel 1504.
Cortes conquistò il Messico con 508 soldati, si accorse che i suoi uomini, appena approdarono misero le imbarcazioni già pronte a salpare. Fece bruciare 10 imbarcazioni su 11 durante la notte.
Il giorno dopo ammise che fu per opera sua e chiese ai meno coraggiosi di partire con l’unica imbarcazione rimasta.
La bruciarono. E vinsero.
Immagina un uomo che deve andare in battaglia e non ha una via di fuga, non ha alternative. Cosa fa?
Si focalizza solo sulla guerra, non ha nessuna distrazione, anzi sa bene che può fare solo due cose: vivere o morire. STOP!
Sai perché tutti i nostri tentativi falliscono? Perché abbiamo sempre una via di fuga, c’è sempre un’alternativa. E, davanti alle decisioni importanti, continuiamo a ripeterci “quando arriverà il tempo migliore…“
EH CARO MIO, IL TEMPO MIGLIORE NON ARRIVERÀ MAI!
Ma allo stesso tempo ti chiedo di bruciare le tue navi, ci vuole coraggio e anche un pizzico di follia. Però immagina Cortes che bruciò le navi anche per se stesso: “O Vincere o morire“
La via di fuga non ce l’aveva neanche lui, anzi aveva la responsabilità dei suoi uomini.
Ho intercettato 14 navi che bisogna bruciare per riuscire nei tuoi intenti (di vita o lavorativi)
E sono:
- La tendenza a fare “lo scarica barile” e non affrontare la realtà.
- La tendenza ad alimentare il dubbio che porta all’indecisione che porta a sua volta non prendere delle decisioni.
- Trovare scuse, rimandare, rinviare anziché trovare delle soluzioni ai problemi.
- Costruirsi degli alibi per non portare avanti (o iniziare) il proprio percorso.
- Focalizzarsi sul problema senza cercare una soluzione, pensando che le forze astrali siano in combutta contro di noi (destino avverso).
- L’abitudine di cercare delle scorciatoie, cercando di avere il massimo con il minimo sforzo.
- L’egoismo: prendere il più possibile senza dare nulla in cambio (non condivisione).
- Lasciare che i sogni siano sogni (belli) ma che restano tali. Questo ci porta a non desiderarli con forza e non ottenere nulla.
- Arrendersi e rinunciare al primo fallimento.
- Incolpare gli altri per i propri errori e pensare che le circostanze siano sfavorevoli.
- Fare/Accettare compromessi anziché portare avanti le idee con decisione. Un compromesso è un’alternativa (è come se voglio andare al mare e poi vado in collina e il mare lo vedo da lontano).
- La paura delle critiche, di cosa penseranno/faranno/vorranno gli altri.
- La convinzione di essere incapace ad imparare qualcosa di nuovo.
- La difficoltà ad intercettare una persona autorevole, o intercettare quella sbagliata.
Se hai altre “navi” scrivilo nei commenti.Alla fine non è neanche la paura di non farcela, perché (in fondo) si tende a costruire delle vie di fuga più o meno comode.
Non bisogna avere una elevata propensione al rischio ma è necessario credere in se stessi, a volte è più facile credere negli altri che in se stessi.
Dopo questo post, cosa devi fare?Sarebbe troppo facile per me dirti: BRUCIA LE TUE NAVI! Invece ti dico: comincia ad intercettare le tue navi, bruciale, comprendi qual è il tuo obiettivo (e se non ti è chiaro scrivimi) e pensa: “Vivere o Morire”.
Anche perché se prendi una via di fuga non è che vivi benissimo… è come morire. Lentamente.
Se hai bisogno di aiuto contattami pure, sarò felice di aiutarti ma non affronterò le tue battaglie.
Non posso sostituirmi a te.
Buon incendio,
Giannicola