Come si diventa Content Creator?
Il content creator è colui che crea contenuti che si inseriscono all’interno di una strategia di comunicazione aziendale, se lavora per conto di un’azienda, o personale, se lavora per fare personal branding.
Sempre più spesso lavora online, e questo da quando il world wide web è entrato prepotentemente nelle nostre vite quotidiane, influendo drasticamente sul nostro modo di informarci e di interagire con gli altri.
Quella del content creator non è una vera e propria figura professionale, perché sotto questa espressione si celano diversi tipi di professionalità spesso molto diverse tra loro.
Creano contenuti, infatti:
- i blogger, che scrivono articoli sui propri blog;
- i web writer, che scrivono articoli su commissione destinati ad arricchire blog e siti di terzi;
- i copywriter, che scrivono con un intento orientato alla vendita;
- i podcaster, che trasmettono contenuti audio, in diretta o in differita, su canali appositi;
- i vlogger, che creano video per intrattenere o informare il loro pubblico.
- gli streamer, che creano contenuti in live stream su varie piattaforme online.
Poi ci sono gli influencer, che grazie alla notorietà conquistata attraverso i loro contenuti possono guidare (influenzare appunto) le scelte di acquisto dei loro affezionati seguaci. Da alcuni anni sono diventati per le aziende uno straordinario mezzo di acquisizione di nuovi clienti.
Quindi la definizione di content creator, come vedi, è piuttosto generica e inclusiva. Ciò che accomuna tutte queste figure, però, è sicuramente l’aspetto creativo e il modo professionale con cui svolgono la loro attività.
Ma che tipo di contenuti produce esattamente un content creator?
A seconda della sua specializzazione e del canale di comunicazione scelto si dedica prevalentemente, ma non sempre in modo esclusivo, alla scrittura di articoli sul web oppure di post sui social network (per esempio all’interno di una community), alla produzione di video su piattaforme come YouTube, TikTok o Twitch, alla registrazione di podcast su piattaforme come Spreaker o Anchor, e via dicendo.
Ormai tutta la comunicazione online si basa sulla creazione di contenuti. Per essere di buona qualità e ben posizionati sul web, secondo le regole che gli algoritmi dei motori di ricerca impongono, i contenuti devono avere delle caratteristiche ben precise.
È fondamentale che siano, prima di tutto, utili agli utenti che cercano informazioni, e che molto spesso non hanno tempo né voglia di leggere testi lunghi e pesanti, o di seguire video chilometrici.
Pertanto devono essere capaci di catturare la loro attenzione fin dalle prime righe, nel caso di testi scritti, o dai primi secondi nel caso di video o podcast.
Poi devono essere in grado di incuriosire gli utenti e indurli a proseguire nella fruizione.
Ma soprattutto devono essere funzionali allo scopo per il quale sono stati progettati. Per esempio se l’obiettivo è quello di fornire la soluzione a un problema, allora la soluzione deve essere esplicitata subito, senza troppi giri di parole.
Quali caratteristiche deve avere, invece, un bravo content creator?
Diciamo che oltre a saper comunicare in un modo efficace, deve possedere una serie di abilità trasversali.
Innanzitutto deve conoscere le dinamiche che governano il web, i social, e in generale la comunicazione sulle varie piattaforme.
Deve avere una buona conoscenza delle leggi del marketing digitale, che poi non sono molto diverse da quelle del marketing classico.
Deve saper studiare il target di pubblico a cui rivolgersi, definendolo attraverso le buyer personas (immagini idealizzate del proprio pubblico).
ll creatore di contenuti deve essere in grado di intercettare e interpretare correttamente i bisogni e i problemi dei suoi utenti e fornire subito le informazione che cercano.
Un’altra abilità importante è saper fare storytelling, per catturare l’attenzione dell’utente con i giusti agganci iniziali e tenerlo incollato sul contenuto, fino a guidarlo verso una call to action, cioè un’azione che egli vuole che compia (es. iscriversi a una newsletter, acquistare un prodotto, lasciare un commento ecc.)
Deve avere conoscenze SEO per posizionare i suoi contenuti sui motori di ricerca in modo che siano il più possibile visibili agli internauti.
Infine deve saper testare e monitorare le sue azioni sul web, per poter prendere le giuste decisioni, correggere il tiro e ottimizzare sempre di più il suo lavoro.
Come si diventa content creator?
Non esiste un percorso univoco, ma le strade che portano all’obiettivo di comunicare efficacemente dei contenuti possono essere le più diverse e imprevedibili.
Non è necessario essere laureati in materie umanistiche, anche se chi ha questa formazione ne risulta inevitabilmente avvantaggiato per la dimestichezza acquisita nel maneggiare la lingua italiana.
Non è essenziale neanche avere una laurea in generale.
Esistono dei corsi online, ma quello che serve davvero si riassume essenzialmente in due fattori:
- avere curiosità per tutto le forme di comunicazione, cercando di analizzare con attenzione le strutture e gli stili comunicativi di articoli di giornale, articoli di blog, pubblicità in tv, volantini e bochure, ecc.;
- comprendere come pensano e ragionano i consumatori, osservando i commenti lasciati sui blog o sui social network, e analizzandone il linguaggio, per poterlo poi sfruttare efficacemente nella propria comunicazione.
La comunicazione cambia a seconda del canale o della piattaforma utilizzata (Facebook, Linkedin, blog personale, blog aziendale). Ognuna ha le sue regole (spesso non scritte ma che si sono affermate col tempo) e il suo tipo di pubblico. Per esempio su LinkedIn la comunicazione sarà più formale perché rivolta al mondo del lavoro, mentre su Facebook sarà più colloquiale.
Il consiglio che ti posso dare per cominciare a confrontarti con la creazione di contenuti è di scrivere, tanto e spesso.
È molto importante esercitarsi a scrivere per affinare sempre di più le proprie abilità comunicative.
Preoccupati sempre di scrivere in un italiano corretto, perché chi legge spesso non perdona gli strafalcioni linguistici.
Controlla sempre l’ortografia prima di pubblicare.
Lavora molto sulla struttura e lo stile del testo. Non devi scrivere un romanzo, ma devi essere ordinato e chiaro nell’esprimere i tuoi pensieri.
La scrittura, se orientata all’informazione o alla vendita, non è una fonte di intrattenimento per il lettore (per quello ci sono i romanzi), ma ha un ruolo funzionale, come ho già detto, cioè deve essere utile a soddisfare immediatamente un bisogno che ha l’utente.
È importante essere originali e cercare un proprio stile personale, al fine di distinguersi dalla massa. Il rischio, in caso contrario, è quello di essere percepito semplicemente come uno dei tanti che scrivono sul web.
Come esercitarsi nella creazione di contenuti?
Prima di tutto leggi molto. Leggi libri diversi, dai saggi ai romanzi, perché la lettura è in grado di educare il tuo stile espressivo.
Poi apri un foglio Word e scrivi i tuoi pensieri.
Racconta le tue giornate, descrivi un argomento che conosci, oppure esprimi i tuoi obiettivi e le tue ambizioni.
Insomma metti per iscritto ciò che ti passa per la testa, e fallo ogni giorno.
Quel lavorio mentale che ti costringe a dare forma al testo, col tempo ti darà una maggior chiarezza di pensiero e avrà riflessi positivi anche sulle tue abilità di espressione orale, permettendoti di migliorare nella produzione di video e podcast. E questo espanderà le tue capacità di comunicare a 360 gradi.
All’inizio puoi fare esercizio in forma privata, senza pubblicare niente.
Ma a un certo punto, quando avrai acquisito un po’ di dimestichezza con le parole, pubblica qualcosa.
Questo è importante per poterti confrontare con le opinioni degli altri e ricevere dei feedback da chi ti legge. Questi feedback avranno per te il valore di veri e propri consigli, che ti guideranno verso un percorso di miglioramento continuo.
Non aver paura dei giudizi e soprattutto degli insulti che qualche hater potrebbe lasciare nei commenti. Non vale la pena crucciarsi per qualche maleducato e poco di buono che per noia o invidia cerca di denigrare il tuo lavoro. Fai invece tesoro delle critiche, soprattutto se espresse in modo costruttivo.
Cerca poi di capire quale forma di comunicazione prediligi o è più in linea con il tuo modo di essere.
Ti piace scrivere? Ti senti più portato per la produzione di video? O preferisci i podcast? O magari ti piace comunicare attraverso le immagini fotografiche?
Devi scegliere e specializzarti in una di queste forme di comunicazione, senza però trascurare di acquisire competenze anche nelle altre.
Si parla spesso dell’importanza di conseguire una formazione a T, cioè una formazione estesa sia in senso orizzontale, abbracciando più aree tematiche in modo non troppo approfondito, sia in senso verticale, cioè fortemente specializzata su un’area particolare.
Quindi studia tanto e specializzati in qualcosa, per avere le competenze necessarie alla creazione di contenuti di valore, che siano sempre utili, originali e mai banali.
Solo così potrai presentarti al cospetto del tuo pubblico a testa alta e con la sicurezza di chi sa fare bene il suo mestiere.