La verità sulla lead generation

Le informazioni sbagliate che circolano in rete sulle offerte Pay Per Lead

Lead generation
Chi propone offerte in CPA scredita le offerte PPL. Ovvero quei Programmi che pagano per Lead.
Lavorare con le affiliazioni significa lavorare con diversi metodi commissionali, inizialmente però è meglio avere un’evoluzione naturale:
  • PPC (Pay Per Click) per questo suggerisco Google Adsense.
  • PPL (Pay Per Lead) facendo una grande distinzione su offerte.
  • PPS (o CPA) Pay Per Sale o Cost Per Action.
Vendere qualcosa a freddo richiede la realizzazione di un funnel, quindi soprattutto per chi è alle prime armi è abbastanza difficile, per questo motivo suggerisco le PPC e PPL.
È molto più semplice fare una Lead che una vendita. 
La lead è la richiesta dei dati: l’iscrizione ad un servizio, la comparazione, recall telefonica ecc.. Uno step di un funnel di un advertiser.
LE PPL NON SONO IL MALE! Come vogliono farti credere.
Anzi, io lavoro quasi esclusivamente solo su offerte in PPL da diversi anni e con volumi elevati.
Le motivazioni dello scoraggiamento:
  • Porti i contatti ad un’azienda che non è la tua, a te non resta niente in mano.
  • Ci sono troppi annullamenti.
  • I pagamenti sono lunghi.

Porti i contatti ad un’azienda che non è la tua

Devi sapere che le aziende (o Advertiser) pagano per quel contatto che a loro volta devono monetizzare, per questo motivo, da parte loro è un grande investimento e l’affiliato si preoccuperà (attraverso una comunicazione efficace) a portare traffico di qualità.
Piccolo esempio: se devi promuovere un PUB e prometti di offrire una birra gratis, e poi questo non è vero, ma sei pagato solo per far entrare persone nel PUB cosa succederà?
Che le persone andranno al PUB per la birra gratis, come capiranno che non è vero o  andranno via o inizieranno a dire parolacce e si sentiranno ingannati.
La comunicazione (promessa della birra gratis) ha portato sì persone nel PUB ma non con l’intento del proprietario (o advertiser) avere dei clienti paganti. Questo esempio è proprio quello che succede online quando l’Affiliato si lamenta dei TAGLI!

Gli annullamenti (Trash, deny rate o addirittura shaving)

Quando un affiliato si lamenta delle cancellazioni è perché probabilmente  la sua qualità è scadente.
L’obiettivo dell’Advertiser (o del network) non è fregare lead all’affiliato ma è avere buona qualità. Se l’advertiser ha buona qualità, significa che il suo funnel può essere nutrito e di conseguenza il suo investimento sulle lead genererà un profitto. Immaginiamo sempre il proprietario del PUB che paga per la pubblicità e ha il PUB pieno di persone che acquistano birra, avendo un introito stopperà la pubblicità? Certo che NO! Sicuramente vorrà investire maggiormente o meglio.
Quindi, se l’advertiser avrà buona qualità non taglierà commissioni all’affiliato, anzi sarà anche disposto a fare un discorso basato sugli scaglioni, ovvero più volumi, qualità e pay più elevati.
I motivi dei tagli:
  • Contatti fake: quelli che inseriscono dei dati fasulli per vedere cosa c’è dopo la landing page. Chi non completa la verifica (double opt-in o verifica sms) chi inserisce i dati di terzi.
  • Duplicati: contatti già presenti nel database
  • Fuori target: ci sono alcune offerte che richiedono un geotarget specifico o target di utenti (esempio donne 24-44)
I motivi della sospensione della promozione:
  • Disinteressati: non mi interessa.
  • Irraggiungibili: chi lascia i dati e non risponde.
  • Fake: “io non ho lasciato nessun dato“.
Non c’è bisogno di avere una grande immaginazione per capire cosa succede: l’Affiliato pur di generare lead utilizza delle comunicazioni che spingono l’utente a lasciare i dati, attraverso promesse non reali, non curandosi del fatto che quell’utente poi dovrà compiere un’azione.
Quando si arriva ad un alto tasso di trash è l’Advertiser stesso che stoppa le attività dell’affiliato, perché soprattutto su una mole di volumi diventa controproducente lavorare lead di scarsa qualità.
“Io voglio vedere le Lead annullate” – [Dal vangelo dell’Affiliato medio]
Nel momento in cui sponsorizzi una Landing Page (con relativa privacy policy non tua, ma dell’Advertiser) i dati sono dell’Advertiser a tutti gli effetti e non potrai vantare alcun diritto su quei dati, non lo dico io ma il GDPR.
L’Advertiser è un investitore, se ci tiene al tuo traffico ti incentiva, non cerca di “mandarti a zappare le terra“.
Il mio consiglio, per aumentare la redenption sulle Lead è di iscriversi al servizio e spiegare all’utente attraverso una prelanding, cosa farà dopo aver compilato il form.
 
 

I tempi di pagamento sono troppo lunghi.

Come ho detto finora l’Advertiser di lead gen è un investitore. L’utente dovrà compiere delle azioni per ripagarsi della lead fatta, prendiamo un comparatore assicurativo:
L’affiliato è pagato per la lead sul comparatore, l’Avertiser invece sui contratti che ne deriveranno dalla comparazione. Se l’utente inserisce i dati e poi stipula un contratto allora l’Advertiser guadagnerà dal contratto stipulato e l’affiliato dalla generazione della lead.
L’Advertiser è a sua volta un affiliato di società come: Generali, Reale Mutua ecc.. che sarà pagato per una CPA.
Quindi non ha nessuna voglia di avere traffico spazzatura e pagherà nel momento in cui riceverà il denaro (prosoluto). Questa pratica può non piacere, ma i Big Brand che passano attraverso centri media e sono basati su budget annuali, semestrali o trimestrali hanno una forma di pagamento a 90 giorni.
Non si tratta di importare un prodotto dalla Cina e rivenderlo a x10 il suo valore, grazie al marketing e quindi i soldi li “intaschi” subito. Si tratta di lavorare con dei brand alle loro condizioni.
Può piacere oppure no. Se dovessi farti un esempio è come lavorare con le PA (Pubbliche Amministrazioni).
Sicuramente se non sei strutturato non puoi affrontare pagamenti a 90, 120, 160 giorni e sicuramente diventa più conveniente vendere con “molta fantasia” prodotti di dubbia provenienza, efficacia e fattura e ricevere subito i soldi.
La lead generation è una bella attività ma non è per i “creativi” e truffatori del web.
Come per qualsiasi lavoro bisogna essere dei professionisti e non degli improvvisatori. Se imparerai a lavorare con le Offerte Pay Per Lead probabilmente, dopo qualche tempo, potrai diventare un Advertiser che investe sul traffico utilizzando la tecnica del PPL per veicolare su offerte in CPA.
Ma dovrai essere un Professionista strutturato e quindi un Imprenditore Digitale.

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Chi Sono

Ciao, sono Giannicola.
Sono un Imprenditore Digitale Seriale, CEO e Founder di Simple Media – Agenzia di comunicazione specializzata in Performance Marketing e Formazione.

Mi occupo principalmente di Lead Generation in Italia per i maggiori Brand attraverso l’Affiliate Marketing.

Su questo Blog racconto cosa faccio, iniziative, la mia storia, i miei successi e fallimenti, cosa mi spinge ogni giorno a migliorarmi e il mio impegno quotidiano per rendere questo mondo un luogo migliore!

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